Page 45 - 2015_Antologica
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Carica di suggestioni e arcani echi è Via Rombò
sotto la pioggia, dove una esile figurina con
l’ombrello rosso pare suggerire un legame tra la
magica sospensione degli spazi architettonici e il
tempo atmosferico fatto di scrosci di pioggia e di
cineree nuvole che ammantano l’occhio di cielo, in
alto fra le cimase.
In conclusione, vorrei citare le inedit tele dedicate
e
ad angoli monregalesi di particolare richiamo evocativo. Ho già
accennato, all’inizio del testo, all’originale tematica, quasi un “amor de
lonh”, per dirla secondo i canoni dei trovatori, ed ora traccerò un breve
percorso per opere emblematiche.
Via Vasco e la casa di Osvaldo pare palpitare di ricordi e sensazioni di un
passato che trama di sé il presente nell’incanto della luce che inonda il
vicolo di Piazza. Sull’asfalto le ombre delle piante sono un misterioso
alfabeto segnico.
In Vicolo dei Macelli e un gatto la pittrice accosta la viuzza invasa d’ombre
alla luminosa distesa delle antiche case di Piazza, abbarbicate sull’erto
pendio ad est, sopra i bastioni.
Attraverso una raffinata “calligrafia” tesa a cogliere le minime vibrazioni
atmosferiche la veduta e lo scorcio si caricano di suggestioni di
impalpabile bellezza. La “silhouette” del gatto nero, fermo sotto l’arcata,
evidenzia e connota una dimensione magica e sospesa.
Un ponte sull’Ellero è la rappresentazione di un angolo di Rinchiuso (la
cappella di san Rocco) che vibra di preziose tonalità di verdi screziati.
L’artista ha accostato architetture tra loro non contigue come la chiesetta
e il ponte come spesso avviene nel mondo dell’immaginazione e della
fiaba.
Ma l’opera che mi pare più significativa e affascinante è Tempo sospeso,
dove l’immagine di Piazza Maggiore, quasi una quinta teatrale invasa da
una luce biancastra, che scolpisce le facciate degli antichi palazzi, si
tramuta in visione metafisica con le sfere e gli ingranaggi degli orologi del
Belvedere in primo piano.
Remigio Bertolino
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