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Sono grato a Gabriella per avermi chiesto di presentare questa sua nuova mostra.
È una cosa che faccio con piacere, come Vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte: una Regione che ha affidato all’arte, alla
cultura, al recupero ed alla valorizzazione del suo Patrimonio storico ed architettonico le ragioni del suo sviluppo economico e sociale.
Oggi il Piemonte continua ad essere la Regione manifatturiera che è sempre stata, ma è anche la Regione del bello, con le sue residenze
reali, le sue mostre, che attirano ogni anno milioni di visitatori.
Lo faccio con piacere, per l’amicizia e l’affetto che mi legano a Gabriella. Sono sicuro di essere un privilegiato quando in anteprima mi fa
vedere le opere che esporrà, il filo conduttore che le unisce, le ragioni che quella mostra hanno ispirato.
Un’anteprima “riservata” nella sua casa di Collegno, così piena di oggetti, di ricordi, di frammenti della sua vita, cose di valore e altre
curiose, tutte comunque espressione della sua fantasia, della sua creatività, della sua voglia di vivere.
Mi piace molto questa nuova mostra di Gabriella.
Opere in cui due grandi espressioni dell’arte, fotografia e pittura, si uniscono, si mescolano, si sovrappongono, in un insieme di forme e
colori di straordinaria bellezza.
A Gabriella piace sperimentare cose nuove.
È stata una caratteristica costante della sua vita d’artista. Dall’eleganza sinuosa dei suoi cavalli, alle formelle della Casa del Conte Verde
di Rivoli, nelle sue opere i particolari si confondono con il tutto, creando ogni volta magie nuove.
Non sono un critico d’arte, ma un chirurgo ortopedico che ha la passione per la politica e che pensa che valga la pena nella vita di dedi-
care una parte del proprio tempo all’impegno civile.
Anche per questo, con l’occhio del cittadino comune, ogni volta sono ammirato di quanto e come Gabriella riesca, nei suo quadri, a
suscitare emozioni nuove.
Sarò presente, anche questa volta come sempre, all’inaugurazione della mostra e come sempre, sono sicuro, negli occhi dei visitatori sarà
possibile leggere il gusto della bellezza che Gabriella ha saputo mettere nelle sue opere.
Nino Boeti, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte
Esiste un collegamento evidente, forte, tra l’opera, la vita di Gabriella Malfatti e la città di Collegno. Una vita dedicata alla pittura e all’ar-
te, sostenuta da una continua ispirazione dalla forte connotazione poetica. Una produzione artistica che ha anche avuto come soggetto
il nostro patrimonio architettonico e storico: una straordinaria opportunità di conoscenza e valorizzazione.
Una voglia di sperimentare nuove strade che anche questa volta ci stupisce. Coniugare fotografia e allegoria pittorica produce un effetto
straniante, capace di infondere differenti sensazioni e creando un impasto essenziale tra realtà e fantasia.
Un’esposizione che merita di essere vista, dove la ricerca del bello trova riscontro in un nuovo racconto per immagini.
Ancora una volta, grazie Gabriella…
Il Sindaco, Francesco Casciano
Sempre sorprendente Gabriella Malfatti, sa stupire per la sua ricerca continua, per il suo instancabile desiderio di luce e di colore.
La pittura di Gabriella Malfatti rispecchia il suo modo di essere, la sua personalità: forte, istintiva, magica, a volte un po’ fuori dagli schemi.
La bellezza e la forza della sua arte stanno proprio in questa freschezza, in questa libertà, quasi una sfida, una fantasia che ci racconta
un mondo magico e raffinato che è lo specchio della sua anima.
La spontaneità, ma anche la cura dei dettagli, la rigorosa dimensione espressiva, la capacità e la consapevolezza di legare passato e
presente sono la testimonianza di un racconto, dell’evoluzione di un pensiero di un’ artista che sa poetizzare la vita facendo coincidere
l’immaginario con la realtà.
Gli ultimi lavori ci riportano indietro nel tempo, un legame con la nostra cultura , splendidi edifici che compaiono in atmosfere rarefatte,
personaggi senza tempo che Gabriella, con il suo sapiente tocco, sa far convivere dando luogo ad opere che ci trasmettono un messaggio
misterioso.
Pur non essendo rivolese l’artista ha insegnato a lungo nella nostra città, tanti sono stati gli alunni che hanno potuto apprezzarla, amar-
la, può quindi essere considerata a tutti gli effetti una cittadina onoraria e Rivoli le è grata per il suo lavoro, per il suo impegno continuo,
per la sua testimonianza, per il suo racconto della vita fatto di immagini. Grazie Gabriella!
Laura Ghersi, Assessore alla Cultura Città di Rivoli
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